Queste pagine...

... sono il mio muro del pianto, una valvola di sfogo per una persona che non riesce ad adattarsi alla normalità della vita quotidiana. Perdonate dunque la mancanza di tatto, di peli sulla lingua, magari di rispetto, che avrò nell'esprimere certe opinioni, a volte non proprio "politically correct". Fatevi sotto: ogni commento (purché costruttivo) è il benvenuto!

domenica 2 settembre 2007

10 cose da fare in 5 giorni a Valencia

1. Godere della luce abbagliante che si diffonde nelle piazze nelle ore più calde e al tramonto.

2. Perdersi tra i vicoli della città vecchia, scoprendo in ogni angolo qualcosa di speciale.

3. Mischiarsi alla folla dentro il vecchio Mercato coperto, assaporando i profumi di formaggi e salumi appesi a stagionare e osservando i personaggi particolari che stanno dietro i banconi.

4. Inciampare mentre si cammina col naso all'insu, persi tra i mille smerli di ogni palazzo del centro.

5. Immaginare l'atmosfera che si doveva respirare negli antichi Bagni Turchi.

6. Sentirsi minuscoli e insignificanti davanti al portale e alla facciata imponenti del Museo della Ceramica o in mezzo ai palazzi della Placa de l'Ayuntamento.

7. Respirare il profumo della salsedine in una passeggiata sul lungomare della Malvarosa.

8. Ammirare le strutture di Calatrava del Museo delle Scienze e dell'Oceanario.

9. Assaggiare tutti e 100 i "montaditos" della Cerveceria omonima in Placa della Reina, gustare un bicchierone di horchata fresca sotto l'ombrellone dell'Horcateria del Siglo in Placa Santa Catalina, strafogarsi di ottimo pesce fritto alla Lonja del Pescado. E poi la sera ubriacarsi di birra... che costa pochissimo!!!

10. Avere già voglia di tornarci mentre si è sull'aereo del ritorno....

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Valencia è il prototipo della città mediterranea: lenta, calda, assolata, profumata di spezie e di pesce arrostito.

Al nostro arrivo in aeroporto, sebbene fossero le 18, c'era ancora una calura densa, opprimente, che lasciava la pelle appiccicosa come dopo un tuffo in una vasca di miele caldo.
L'afa mostruosa non ci ha però scoraggiato e per tutti i giorni successivi abbiamo girato il centro (che per fortuna è tutto in piano e offre diversi sprazzi di ombra) in lungo e in largo, senza mai stancarci di osservare, stupire, fotografare, curiosare e scoprire.

I vicoletti della città vecchia sembrano volerti abbracciare al tuo passaggio, mentre ti conducono per mano a splendide piazze in cui il sole fa risaltare gli spruzzi d'acqua delle maestose fontane.

I Valenciani sono gentili (salvo qualche cameriere...), sempre disponibili ad aiutare il turista smarrito che, nonostante la cartina alla mano, non riesce a orientarsi nel dedalo dei vicoli.

Una visita al Giardino Botanico ci ha offerto un po' di ristoro nel verde, regalandoci anche momenti di tenerezza estrema da parte di gatti della colonia felina ospitata nel parco.

La spiaggia, stile Baywatch con tanto di palme e torrette dei bagnini, non è nulla di speciale (è pur sempre la spiaggia di fronte alla città e il mare non è pulitissimo), ma le vecchie case che fiancheggiano il lungomare sono davvero caratteristiche. Sembra di stare in Sud America.

L'Oceanario, che è decisamente splendido da fuori, è deludente al suo interno.
Gli animali non hanno molto spazio e la visita è piuttosto confusa perché non ci sono percorsi ben stabiliti. Il confronto con l'acquario di Barcellona o con l'Oceanario di Lisbona è decisamente sfavorevole, visto anche il costo dell'ingresso non proprio esiguo (22 euro!!!).

La visita a Valenciami ha lasciato addosso una sensazione piacevolissima di relax, credo sia il posto ideale per chi ha voglia di visitare una città senza lo stress del traffico e dei rumori che la città stessa di solito porta con sé.

Ci tornerei, anche domani.

Dove dormire:
FeetUp Hostel
, un ostello con sole 10 stanze doppie molto particolari, staff fantastico, cucina a disposizione, 4 bagni sempre puliti.

Dove mangiare:
- Lonja del Pescado, C/ Eugenia Viñes, 243. Pesce fritto freschissimo in porzioni abbondanti e prezzi veramente umani.
- Cerveceria 100 Montaditos, Pz de la Reina 16. Paninoteca antichissima con 100 tipi di paninetti diversi, tutti farciti alla grande e serviti con una montagna di patate fritte.


Per altre foto di Valencia cliccare qui






4 commenti:

Vera ha detto...

Bentornata! :)

Anonimo ha detto...

interessante il tuo blog!
lucia

Daniele C. ha detto...

Ho preso nota di tutto, gracias :) (I camerieri son scontrosi? :D )

Gatta sdegnosa ha detto...

Non è che siano scontrosi, è che:
a. sono lentissimi e guai a richiamarli più volte;
b. se ti ha servito un cameriere e provi a chiedere qualcosa (anche un'altra forchetta perché la tua ti è caduta) a un altro cameriere ti rispondono un po' stizziti. :P