Queste pagine...

... sono il mio muro del pianto, una valvola di sfogo per una persona che non riesce ad adattarsi alla normalità della vita quotidiana. Perdonate dunque la mancanza di tatto, di peli sulla lingua, magari di rispetto, che avrò nell'esprimere certe opinioni, a volte non proprio "politically correct". Fatevi sotto: ogni commento (purché costruttivo) è il benvenuto!

domenica 18 maggio 2008

Lettura di riflessione

Streghe, giudei, zingari. Il fuoco è tornato violento e purificatore. (di Nichi Vendola)

Il fuoco è tornato. Violento e purificatore. Illumina la processione nottambula dei rancori e dei pregiudizi. Incenerisce la retorica degli “italiani, brava gente”. Divampa nella neo-lingua italiana, ormai libera da ogni forma di sorveglianza auto-controllo, visto che il nuovo lessico del trash televisivo unifica la nazione e le classi sociali. Sputa le sue lingue incandescenti sull’uomo nero e sulla sua intera etnia:rom, rumeni, sinti, tutti assunti a fattispecie lombrosiana di quell’antropologia criminale con la quale abbiamo inzuppato immaginario e senso comune.

Ecco dunque il fuoco che condanna all’esorcismo e alla cenere quella macchina extra-umana, quello “zingaro ladro di bambini” che risorge come un antico rimosso nello spigolo sporco della nostra più malata modernità.

Ecco il Medioevo che avanza, correndo da internet e da youtube, mentre l’establishment tutto finge di non vedere. Eccola la legalità bipartizan che osserva imperturbabile l’opera scientifica di pulizia etnica messa in campo dagli eserciti camorristi nello sterminato hinterland partenopeo.

Complimenti all’Italia riconciliata nel galateo parlamentare dove si celebra non tanto la fine della “guerra civile” simulata che ha reso urlata e viscerale la politica al tempo dell’avvento di Berlusconi, ma dove si rende solenne l’esaurimento forzoso della politica come spinta conoscitiva e trasformatrice degli assetti sociali dominanti, dove si canta il de profundis alla politica intesa come alternativa,passione civile, persino utopia. E anche della politica intesa come discernimento individuale e memoria collettiva: potremo raccontare a qualcuno dei nostri figli, magari quelli con la testa rasata, magari quelli appesi sull’altalena di piccoli miti miserabili che miscelano lo stadio e i lager di ieri, cosa accadde quando, neppure troppo tempo fa, altre squadre giovanili, altre ronde di giustizieri, cercarono di “derattizzare” la bella mitteleuropea dalle untuose presenze degli zingari? Sapremo dire che l’industria dell’orrore fu alimentata da parole cattive, dalle facili superstizioni dall’ignoranza diffusa? Sapremo dire di quelle tribù nomadi che, con le loro leggende e i loro cammini di libertà, con gli echi gitani o balcanici dei loro suoni e delle loro poesie, conobbero il gelo dei vagoni piombati, e poi cominciarono un viaggio senza ritorno, poi fecero la doccia nelle camere a gas, e poi finirono su per il camino dei forni crematori? Duecentomila morti tra quei nomadi che la croce uncinata strappò dai villaggi.

Non c’è più nessuno che capisca che stiamo toccando il fondo?

Nessuno che alzi la voce contro chi umilia la vita degli altri?

Questa inaudita legittimazione “politica” dell’intolleranza non sarà solo una livida girandola di violenza anti-rom., ma diventerà la cifra di un tempo nuovo e assai inquinato, di un’atmosfera mefitica e cupa, dove ciascuno potrà appiccare il suo rogo personale, perché non c’è nulla di più facile che offrire alla folla inferocita un povero cristo da crocifiggere, un capro espiatorio il cui sacrificio non risolve alcun problema ma almeno sazia la sete di sangue che non abbiamo mai del tutto estinto. Altro che galateo.

Non si è più in grado di vedere il respiro di un bambino dentro l’immagine di un piccolo rom, non c’è analisi possibile di problemi complessi, non c’è più neanche pietà. Anche la chiesa appare prigioniera delle proprie prudenze.

Non c’è nessuno che asciughi le lacrime di uno zingaro dopo che gli abbiamo bruciato la baracca spingendolo verso un nuovo esodo verso il nulla.

Siamo ancora alle prese con gli eretici e le streghe e sodomiti e giudei, ancora abbiamo bisogno di celebrare l’igiene del mondo, ancora subiamo il fascino del fuoco.

Nel nome di una legalità affidata alla polizia speciale della camorra.

Siamo camorristi ma legalitari, questo non è il nazi-decoro borghese di Verona, questa è la Napoli che fu la capitale dell’accoglienza e dell’umanità.

Sta bruciando un intero mappamondo di sentimenti, di valori, di cultura, di coscienza: tutto sembra trascinato in quei fuochi notturni. Altro che sconfitta elettorale.

Siamo senza radici in questa immensa babele di mondezza e cenere, dinnanzi a riti di purificazione e violenza che suscitano il plauso populista.

Forse è anche questo il deserto che dovremmo attraversare.

Liberazione (17 maggio 2008)

sabato 10 maggio 2008

Ricette risparmiose, antivivisezione e antinquinamento per capelli morbidi e pelle di seta

Dopo lo shampoo e il tonico fai-da-te ecco qualche altra dritta per evitare di comprare costosi e spesso inutili prodotti cosmetici....

OLIO DA MASSAGGIO ANTICELLULITE
- 100 ml di olio base (mandorle, girasole o vinaccioli)
- 15 gocce di olio essenziale di pompelmo
- 10 gocce di olio essenziale di rosmarino o cipresso (se non siete allergici)
- 10 gocce di olio essenziale di arancia amara
- 5 gocce di olio essenziale di limone
- 5 gocce di olio essenziale di menta piperita
(non usare durante l'esposizione al sole, gli oli di agrumi sono fotosensibilizzanti)


MASCHERA CAPELLI NUTRIENTE 1
- 125 ml di yogurt bianco intero
- 1 cucchiaio di olio a scelta (mandorle dolci, cocco, argan, ricino, oliva o lino)
Mettere in posa sui capelli asciutti e massaggiare delicatamente. Lasciare in posa 30 minuti e procedere al consueto lavaggio. Se siete bionde evitate l'olio d'oliva, tende a a scurire i capelli!


MASCHERA CAPELLI NUTRIENTE 2
- 1 avocado (polpa frullata)
- 1 cucchiaio di olio a scelta (mandorle dolci, cocco, argan, ricino, oliva o lino)
Mettere in posa sui capelli asciutti e massaggiare delicatamente. Lasciare in posa 30 minuti e procedere al consueto lavaggio.


MASCHERA CAPELLI NUTRIENTE 3.... OTTIMA ANCHE COME CREMA CORPO!
- 200 grammi farina di cocco
- acqua
Far bollire la farina di cocco in un pentolino, in cui avrete messo acqua quanto basta a coprire la farina. Passare la pappa ottenuta in un fazzoletto di stoffa e spremere vigorosamente. Mettere in frigo il liquido che ne esce e lasciar solidificare. Avete così ottenuto un delizioso burro di cocco, che si conserva in frigo (ben chiuso in un barattolo di vetro) anche 1 settimana!

Come maschera capelli: mettere in posa sui capelli asciutti e massaggiare delicatamente. Lasciare in posa 30 minuti e procedere al consueto lavaggio.
Come crema corpo: massaggiare direttamente sul corpo. Eventualmente, per pelli molto secche, mischiare con olio di cocco o mandorle.

giovedì 8 maggio 2008

Ricette risparmiose, antivivisezione e antinquinamento per le pulizie di casa

Pochi sanno che, oltre ai cosmetici, anche i detersivi per la casa sono tutti testati su animali. Ogni giorno possiamo fare qualcosa per disturbare la vivisezione e coloro che l'appoggiano... ecco alcuni piccoli consigli per fare pulizie cruelty free (e anche super economiche!!).

PAVIMENTI
Un ottimo prodotto adatto per la pulizia dei nostri pavimenti di casa può essere ottenuto versando in un secchio di acqua calda un bicchiere di aceto di vino bianco. Il potere sgrassante e pulente è pari a quello dei migliori, costosi ed inquinanti, detergenti presenti in commercio. Non preoccupatevi se, dopo aver passato lo straccio sentirete un forte odore di aceto, in quanto svanirà dopo pochissimi minuti.
Per pulire i parquet possono essere invece utilizzate le cere naturali come quelle ricavate dalla carnauba e dalla canna da zucchero oppure la cera vergine d'api.

LAVELLO ED ALTRE SUPERFICI LAVABILI
Può essere utilizzata una pasta composta da acqua e bicarbonato di sodio, passandola direttamente sulla superficie utilizzando una spugnetta. Essa sarà in grado di eliminare dal lavello, in acciaio o in ceramica, e dalle altre superfici da pulire, i residui di opacità, ridonando la luminosità iniziale e senza graffiare. Dopodiché si risciacqua abbondantemente con acqua e si asciuga con un panno. Il bicarbonato offre inoltre il vantaggio di consentire una elevata capacità igienizzante, senza il rilascio di residui chimici ed è pertanto indicato per pulire quelle superfici, anche delicate, che vanno a contatto con gli alimenti.

FORNELLI
Passare con una spugna imbevuta di acqua calda e bicarbonato (il bicarbonato ha un'azione emolliente e sgrassante) oppure acqua calda e aceto di vino bianco.
L'aceto è sgrassante e rende le superfici luminose ed è particolarmente indicato per i fornelli in acciaio.

VETRI
Un metodo semplice, economico ed efficace consiste nel pulirli utilizzando la carta di un quotidiano appallottolata e appena imbevuta con dell'acqua.
Grazie agli inchiostri e ad altri componenti chimici presenti nella carta di giornale, i vetri torneranno splendenti. In alternativa si può utilizzare una bottiglia a spruzzo riempita in parti uguali di acqua ed aceto, dopodiché bisogna risciacquare con acqua pura ed asciugare.

I PANNI IN MICROFIBRA: UNA SOLUZIONE PER OGNI PROBLEMA
Una validissima alternativa per effettuare molte pulizie domestiche in modo ecologico è costituita dai panni "magici" in microfibra (composti da semplice fibra di poliestere e poliammide) che permettono di rimuovere polvere, sporco e grasso, attirandoli ed assorbendoli, senza utilizzare detersivi. Possono essere utilizzati sia asciutti (per spolverare mobili, parquet e altre superfici) che bagnati (per pulire mobili, vetri, specchi, pavimenti, piastrelle, lavelli in acciaio, scrivanie, sanitari ecc..) e permettono di risparmiare tempo, fatica, denaro ed acqua.
Hanno il vantaggio di poter essere utilizzati centinaia di volte in quanto per rinnovare il loro effetto pulente basta sciacquarli o bollirli con del normale sapone di Marsiglia.
FORNO
Innanzitutto va ricordato di evitare assolutamente l'utilizzo di molti prodotti presenti in commercio (che spesso contengono soda caustica, solventi ed altre sostanze nocive), i cui residui non riescono mai ad esser rimossi del tutto, ed evaporando potrebbero penetrare nei cibi cotti successivamente.
La prima regola da seguire consiste nel pulire il forno spesso, utilizzando acqua calda in cui sia stato sciolto bicarbonato e/o limone e/o aceto bianco.
Per sgrassare i forni molto incrostati si può mettere all'interno una pentola piena di acqua bollente con un cucchiaio di ammoniaca e lasciarla per una notte. Il giorno successivo il grasso potrà essere facilmente rimosso con una spugnetta

WATER
Per pulirlo si può utilizzare lo scopino su cui si è versato del bicarbonato di sodio. Per disincrostarlo si può anche utilizzare dell'aceto puro, diluito in poca acqua caldissima, e passandolo sulla superficie col suddetto scopino.