Queste pagine...

... sono il mio muro del pianto, una valvola di sfogo per una persona che non riesce ad adattarsi alla normalità della vita quotidiana. Perdonate dunque la mancanza di tatto, di peli sulla lingua, magari di rispetto, che avrò nell'esprimere certe opinioni, a volte non proprio "politically correct". Fatevi sotto: ogni commento (purché costruttivo) è il benvenuto!

giovedì 18 ottobre 2007

Il Gatto Sveglia

Chi ha un gatto sicuramente sa quanto sia efficace come sveglia... ;)

lunedì 15 ottobre 2007

In direzione ostinata e contraria

Ho deciso di acquistare il kit per l'omologazione a Euro1 del mio scooter e di non farmi abbindolare dai finti eco-incentivi del cavolo.
Mi costerà circa 300 euro più la manodopera per montarlo.... ma è pur vero che avrei dovuto spenderne altri 1700 per acquistare uno scooter nuovo.

Sono molto soddisfatta della mia scelta. :)

giovedì 11 ottobre 2007

Bio ma immorale

Non è giusto.
Non è moralmente giusto.
Non è umanamente possibile che per 400 grammi di pane (2 panini integrali) senza lievito si debbano pagare 3,50 euro. Il pane, la base dell'alimentazione....

Ma cazzarola è colpa mia se sono allergica al lievito? Oo
Dico, già mi devo mangiare sta roba che sembra legno o cartone.... e devo pure pagarla un occhio della testa?

Che strazio....

martedì 2 ottobre 2007

Addio Bernardo...

Riporto le ultime notizie ma non commento, non ce la faccio ora.

Uccisi per avvelenamento il mitico Bernardo e altri due esemplari di marsicano.
Una taglia sui responsabili

PESCARA - Potrebbero essere stati avvelenati tre orsi marsicani trovati morti nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A sostenerlo sono sia il Corpo forestale dello Stato, sia il presidente dell'ente, Giuseppe Rossi. Le carcasse degli animali trovati deceduti - due femmine e un maschio, il celebre Bernardo che era diventato da tempo uno dei simboli del Parco (era nata addirittura un'associazione, «Amici di Bernardo», che si occupa tra l'altro di risarcire i proprietari di galline di cui l'orso era ghiotto) - sono state trasferite all'Istituto zooprofilattico di Roma per l'esame necroscopico di rito. La Forestale fa sapere che all'interno del territorio abitato dall'orso sono stati anche rinvenuti i resti di una capra su cui si stanno effettuando degli esami necroscopici per verificarne l'eventuale avvelenamento». E il Wwf rivela che altri animali, nella fattispecie due lupi, sono risultati morti, sempre per avvelenamento, nella stessa zona.

LA TAGLIA E IL SITO A LUTTO - Il fenomeno è dunque particolarmente grave. Al punto che lo stesso Wwf ha deciso di mettere una «taglia» di 10 mila euro sui responsabili: la somma, fanno sapere gli ambientalisti, sarà consegnata a chi sarà in grado di consegnare gli autori del gesto alla giustizia. I Verdi hanno aggiunto altri 10 mila euro all'iniziativa del Wwf. L'associazione del Panda chiede una sorta di «Ris» (i carabinieri specializzati nelle indagini scientifiche) per la tutela dell'orso marsicano, ovvero una squadra investigativa in grado di condurre indagini puntuali e di rintracciare coloro che si sono macchiati di questo reato. Per sottolineare la drammaticità di quanto accaduto, il Wwf Italia ha deciso di listare a lutto il proprio sito Internet.

«EPISODI GRAVISSIMI» - «Uccidere un orso marsicano, uno dei pochissimi esemplari che popolano le montagne dell'Appennino - commenta Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf e anima del parco naturale abruzzese - , è come abbattere un pezzo di Cappella Sistina. Sempre nella Marsica l'anno scorso sono stati ritrovati più di 10 grifoni avvelentati e tanti altri animali. Ora serve una risposta ferma e puntuale sulla prevenzione». «Non ci sono parole per definire questa ennesima mattanza - aggiunge Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente -. Siamo di fronte a delinquenza pura e brutale alla quale bisogna rispondere con la massima determinazione nell'annientare il bracconaggio».

STILLICIDIO DI DECESSI - La morte di Bernardo e degli altri due esemplari femmina, una delle quali era la sua «compagna», è solo l'ultimo caso di uno stillicidio delle uccisioni di plantigradi che negli ultimi anni ha registrato una forte recrudescenza. Sul banco degli imputati sono finiti, tra gli altri, bocconi avvelenati, i percorsi del treno non protetti nella parte che passa all'interno dell'area protetta e anche i carnieri che - secondo alcuni- vengono ancora realizzati nel parco. Secondo le ricerche più accreditate, ricorda la Legambiente, la piccola popolazione di orsi residua nel Parco sarebbe stimata in circa 40-50 individui (report recenti azzardano anche che la quota sia scesa sotto la soglia dei 30 individui). Con l'uccisione di Bernardo e degli altri due esemplari la popolazione dunque si sarebbe ridotta del 4% in un colpo solo.


Ecco quello che rimane di Bernardo: