Queste pagine...

... sono il mio muro del pianto, una valvola di sfogo per una persona che non riesce ad adattarsi alla normalità della vita quotidiana. Perdonate dunque la mancanza di tatto, di peli sulla lingua, magari di rispetto, che avrò nell'esprimere certe opinioni, a volte non proprio "politically correct". Fatevi sotto: ogni commento (purché costruttivo) è il benvenuto!

mercoledì 1 agosto 2007

Partire è un po' morire

Meno uno alla partenza per il Sonica!
Alle prese con la valigia sembro la protagonista dei romanzi della Kinsella: già da una settimana prima pianifico meticolosamente cosa portare, faccio una lista dettagliata con ogni oggetto che potrebbe servirmi, decido a priori gli abbinamenti, scelgo ogni singolo calzino per risparmiare peso e spazio ma poi... aggiungo una maglia in più che non si sa mai... e quei pantaloncini che a Roma non riesco a indossare... e poi le scarpe? Dio mio le scarpe... ne basteranno solo 2 paia? Ho anche le ciabattine ma... e i costumi? Mi staranno quelli dell'anno scorso?
Insomma finisce sempre che svuoto in borsa i cassetti interi e mi carico come un mulo.
Per non parlare del beauty case... mi impongo di portare gli elementi basilari dell'igiene personale ma il richiamo di cremine e olietti e profumi mi stordisce come il canto di una sirena... e il mio beauty diventa più pesante della valigia!!! XD

Ma in fondo, parlando in tutta sincerità, non sono vestiti e creme le cose di cui sento più la mancanza quando viaggio...

Vorrei tanto capire la radice del senso di solitudine e tristezza profonda che mi avvolge come un manto scuro ogni volta che sto per affrontare una partenza, sia pure per un breve, brevissimo periodo.
So che mi divertirò, so che starò bene, ho scelto io di andare... eppure sono così giù all'idea di lasciare ciò che mi è caro... la mia casa, i miei animali, la mia famiglia... ogni volta, al momento dei saluti, è come se li vedessi per l'ultima volta, non trattengo le lacrime e sto male per tutto il primo giorno di viaggio.
Ho nostalgia di tutto, prima ancora di separarmene.

Vorrei avere meno radici, vorrei essere più leggera.
Vorrei essere meno triste.

2 commenti:

Jokeriz ha detto...

Sono arrivato tardi per augurarti buone vacanze... :(
La destinazione comunque non mi pare niente male!

La tristezza prima di partire non è totalmente negativa, può significare solo un profondo legame.
Ma anche un legame così profondo non dovrebbe rendere triste una partenza, se è previsto un ritorno. Avere nostalgia è normale, ma la soluzione è una sola: continuare a viaggiare, e a poco a poco la tristezza sembrerà un ricordo lontano.

Sabrina Calandra (Presidente ARF) ha detto...

Ti ho letta ed è come se avessi visto la mia fotocopia...tristezza compresa. Il beauty case poi! Gianni non ha mai capito il mio morboso attaccamento a questo "coso" spaziale che vive di vita propria e non entra mai da nessuna parte....ma poi succede che se ne esce con "mi serve..." ed io "cel'ho!", "mi sono tagliato, avrei bisogno di..." "ce l'ho"....ormai s'è arreso e quando si viaggia insieme io porto beauty e animali e lui...TUTTO IL RESTO!