“Non si può prescindere dalla sperimentazione sugli animali”: sono parole del responsabile delle relazioni esterne della Procter&Gamble Italia. Ovviamente non è così. Molte aziende nel mondo vendono i loro prodotti non testati con la vivisezione, mentre
2. ABUSO DI POTERE
Fa parte dell’associazione americana Business Round Table che ha lo scopo di fare pressione sul potere politico affinché compia scelte economiche favorevoli alle grandi imprese. Ogni anno compie donazioni ai partiti americani. È citata tre le prime 15 società che finanziano sedicenti associazioni ambientaliste, pronte a difendere tesi favorevoli alle imprese. Ha esercitato forti pressioni sull’ente americano Food and Drug Administration per ottenere autorizzazioni.
3. DANNI ALL’AMBIENTE
È responsabile di una delle maggiori fonti di rifiuti del mondo: i pannolini. Negli USA ne sono utilizzati 16 miliardi l’anno, pari al 2% della spazzatura prodotta nel paese. Ha patteggiato con l’Agenzia per
4. VENDITE IRRESPONSABILI
Nel ‘97 ha messo a punto un prodotto di sintesi, denominato “Olestra”, da utilizzarsi come sostituto dell’olio.
Secondo la rivista “Earth Island Journal” e la guida OGM Free le patatine Pringles contengono organismi geneticamente modificati (ma non è dichiarato sulla confezione).
5. VIOLAZIONI DEI DIRITTI DEI LAVORATORI
Nel '97 otto persone negli Stati Uniti si sono rivolte alla Corte Federale perché discriminati nell’assunzione da Max Factor (marchio P&G). Nel ‘98 ha comprato in Russia tre aziende a prezzi stracciati, approfittando della complicità delle autorità, e le ha ristrutturate mettendo a rischio 700 posti di lavoro. Nel
6. AFFILIAZIONE CON REGIMI OPPRESSIVI
Ha filiali in molti Stati non democratici e in cui non sono rispettati molti diritti umani.
7. ILLECITI
Nel ‘97 ha patteggiato assieme ad altre nove multinazionali una multa di 4,2 milioni di dollari con l’Antitrust degli Stati Uniti per non aver distribuito tutti i buoni annunciati durante alcune promozioni.
8. FALSA PUBBLICITÀ
Spende in Italia circa 220 milioni l’anno in pubblicità, prima società non alimentare. In tutto il modo circa 5,5 miliardi. È stata condannata dal Giurì dello IAP per avere violato il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria per una pubblicità del prodotto Mastro Lindo.
9. POCA TRASPARENZA
In generale le etichette dei prodotto P&G sono poco chiare e forniscono scarse informazioni.
10. EVASIONE FISCALE
Ha finanziarie nei paradisi fiscali, tra cui Bermuda e Antille Olandesi.
Nonostante questi esempi di sfruttamento sociale, ambientale ed animale, adesso
Ecco i prodotti a marchio P&G: Ace, Apc, Ariel, Asciugatutto, AZ, Baleno, Bolt, Boss, Bounty, Camay, Clearasil, Dash, Demak’up, Dignity, Dora, Douss Douss Intima, Eukanuba, Experience, Febreze, Gentile, Head&Shoulders, Iams, Infasil, Intervallo, Keramine H, Kukident, Laura Biagiotti, Lenor, Lines, Linidor, Mastro Lindo, Max Factor, Milton, Mister Verde, Napisan, Nelsen, Noxzema, Oil of Olaz, Pampers, Pantene, Poffy, Polin, Pringles, Può, Senz’acqua, Spic&Span, Swiffer, Tampax, Tempo, Tide, Topexan, Tuono, Viakal, Vicks, Victors, Zest
3 commenti:
grande! capito per caso su questo blog mentre cercavo una ricetta per lo shampoo fai da te. Lo proverò!
sto provando a boicottare anch'io la P&G, devo dire che è davvero difficile perché è davvero ovunque e purtroppo i suoi prodotti mi vanno bene. cmq ho iniziato! ho tolto alcuni detersivi tipo CIF e li ho sostituiti con quelli fai da te (very bio, very eco, very nice); ho iniziato a fare il sapone (bellissimo!), cambiato spuma, shampoo, ma sono solo all'inizio. In più mi sento una marziana perché non trovo nessun sostenitore vicino a me..
grazie della ricetta shampoo!
monica
anche il marchio D&G fà parte di Procter
ed anche il marchio GILLETTE
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